Catia Nassi
Nell’elegante contesto dello storico Caffè Pedrocchi, martedì 15 ottobre Rossano Moretto, delegato Ais Padova, in presenza del Presidente Ais Veneto Gianpaolo Breda, Carlo Giordani titolare della cantina Il Filò delle Vigne, Andrea Boaretti enologo dell’azienda e Matteo Zanaica agronomo, ha presentato ufficialmente alla stampa la Magnum Alba Vitae del Borgo delle Casette Colli Euganei DOC Cabernet Riserva 2020 della cantina Il Filò delle Vigne - Baone (PD), un vino che donerà in ogni sorso un gesto di solidarietà.
Giunti alla XIV edizione, anche quest’anno Ais Veneto ha voluto consolidare il proprio impegno tramite questa iniziativa solidale a sostegno del Gruppo Polis, l’ente scelto da Ais Padova al quale sarà devoluto l’intero ricavato della vendita delle bottiglie.
Il Borgo delle Casette è ottenuto per il 70% da cabernet sauvignon con un apporto di cabernet franc e carmenère. La fermentazione avviene in acciaio per circa 40 giorni, mentre, la maturazione prosegue in barrique di rovere francese per 24 mesi utilizzando un 25% di legno nuovo e il resto di secondo e terzo passaggio.
Durante i due anni di affinamento il vino non viene mai travasato, ma colmato due o tre volte all’anno, quest’ultimo passaggio dipende molto dalle condizioni di temperatura e umidità stagionali.
Una volta che il vino ha raggiunto la maturità, per la cantina inizia il compito più impegnativo:
l’ assaggio in più riprese di ogni singola barrique per ottenere l’assemblaggio ottimale.
Al fine di non creare uno scompenso derivante da un ambiente che respira - barrique- a un ambiente chiuso -bottiglia- il vino rimane ancora fermo per un altro anno in vasche d’acciaio.
A scadenza dell’ulteriore anno di riposo vengono rifatti gli assaggi per valutare la completa maturazione del vino e, finalmente, si procederà all’imbottigliamento.
Il Borgo delle Casette, da oltre vent’anni, non viene né filtrato né chiarificato, poiché la gestione ottimale del vigneto, della fermentazione, dell’affinamento e degli assemblaggi permette al vino di esprimersi al di là delle tecniche di cantina. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa ancora un anno prima di essere messo in vendita, motivo per cui è stata presentata l’annata 2020.
Ad impreziosire l’evento, una prestigiosa verticale del Borgo delle Casette delle annate:
2012 - 2015 - 2018 e per finire la 2020, l’annata destinata ad Alba Vitae.
L’enologo Andrea Boaretti ha illustrato le motivazioni alla base di questa selezione:
la 2020 è stata scelta per rappresentare questa importante iniziativa, la 2018 è l’annata vincitrice del premio “Fero”, la 2015 è stata inclusa per far rivivere l’emozione che trasmette nel calice, infine, la 2012 è stata scelta per poter confrontare le altre annate con un vino longevo di dieci anni.
Vito Francesco D’Amanti, relatore di Ais Padova, con sua grande emozione ha dato voce alle sensazioni offerte dai calici in degustazione:
Borgo delle Casette 2012 l’annata è stata estremamente calda con scarsa piovosità e temperature medie piuttosto elevate, a settembre le piogge hanno ripristinato l’equilibrio della pianta.
Il calice si presenta con un colore vivace e un orlo vivido, rivelando un vino che scorre lentamente e mostra un estratto secco superiore ai 30 g/L. Al naso colpisce subito l’intensità olfattiva con note fruttate ben presenti: ciliegia, cassis, mora di gelso nero, mora di rovo e buccia di arancia sanguinella in armonia con spezie scure come pepe nero e cannella.
Al sorso emergono sfumature più profonde, come china, rabarbaro e accenti balsamici di eucalipto, oltre, a una leggera nota erbacea e a tostature raffinate che ricordano un pò il tabacco da pipa, infine, una lieve sfumatura ferruginosa. La freschezza è sorprendente: dopo 12 anni il vino conserva una spalla acida e un sorso dinamico che invitano al riassaggio. I tannini setosi accarezzano il palato rendendo la beva armoniosa e sontuosa.
Borgo delle Casette 2015 l’annata è stata piovosa per due mesi, la primavera molto calda ha permesso alla pianta di maturare con i giusti apporti idrici -annata atipica-minore.
Quello che più colpisce dopo l’esame visivo e olfattivo è il sorso: vellutato e avvolgente, accarezza il palato con straordinaria eleganza. L’aspetto è sempre eccellente e vivace, con una trama leggermente più trasparente, ma sempre intensa. Al naso, l’aroma è inebriante, con note prevalenti di frutta rossa in confettura e sotto spirito, soprattutto, amarena. Emergono poi, spezie come il chiodo di garofano, sentori balsamici e un particolare tratto di carruba. Si avvertono sfumature di tamarindo, liquirizia e un finale che richiama grafite, elicriso e mentuccia selvatica. Il tannino è setoso grazie ai passaggi in legno di primo e secondo uso, il sorso risulta dinamico e piacevolmente armonioso.
Borgo delle Casette 2018 l’unica annata che ha coniugato qualità e quantità, è piovuto in maniera costante, ma ben suddivisa, la pianta non ha subito stress per il secco o troppo caldo -annata perfetta-.
Il calice presenta un'eccellenza visiva impeccabile, accompagnata da un sorso in cui la balsamicità è protagonista dall'inizio alla fine con sfumature che richiamano le erbe alpine. Si percepiscono note di piccoli frutti rossi, come cassis e mirtillo, accompagnati da tocchi di macchia mediterranea: elicriso, nepitella e leggeri sentori tostati di cuoio e tabacco. Una lieve nota di goudron, indice di evoluzione, arricchisce il profilo aromatico. Spicca l’assenza delle classiche metossipirazine dei vitigni carmenère e cabernet franc, segno della qualità dei biotipi e del lavoro in vigneto e in cantina. Il sorso, voluttuoso ed equilibrato, rivela una lunghezza e una persistenza straordinarie.
Borgo delle Casette 2020 l'annata molto luminosa per quantità di ore di luce è stata unica, con sole non troppo caldo.
Questo giovane e luminoso vino colpisce per il suo colore intenso, con un orlo vivace che lascia intuire un buon potenziale evolutivo. Le sfumature odorose, che evolveranno col tempo, rivelano già una sorprendente complessità speziata: cannella, vaniglia, zenzero, chiodo di garofano e cardamomo. L'acidità energica invita al riassaggio con forza, mentre, al naso e al palato emergono note di cuoio, tabacco, caffè, cacao in polvere, una lieve sfumatura affumicata e un fondo di liquirizia. Il sorso incredibilmente dinamico offre un'eccellente piacevolezza ad un vino del 2020, destinato a svelare nuove sfumature con l'invecchiamento.
Tutto questo è il Borgo delle Casette, un vino che vive nel bicchiere, frutto di un territorio e del lavoro dell’uomo che contribuisce a dar vita ad un gesto di solidarietà.