Sandra Bertelle
Una serata di formazione per sommelier, degustatori esperti, corsisti e amatori.
AIS Veneto ha scelto Padova per ospitare Stefano Canello del gruppo Riedel. Con la sua guida abbiamo potuto constatare come forma e materiale influenzino la percezione delle sfumature varietali del vino.
È stata utilizzata la linea di calici “Riedel Veloce” in cristallo soffiato a macchina: i più leggeri tra i soffiati a macchina dall’azienda.
Siamo tutti d’accordo: bere bene fa star bene, tutti i nostri sensi partecipano alla gioia. Il brindisi inizia con l’argentino suono del cin-cin beneaugurante. A seguire la vista, l’olfatto, il gusto e il tatto forniscono indicazioni sensoriali sul carattere, la storia e il valore del prezioso liquido.
Il prezioso liquido chiamato vino è diverso per vitigno di provenienza, inoltre, influiscono tipologia e modello di riferimento, tecniche di vinificazione, impronta stilistica del vignaiolo. Tante variabili che richiedono un calice specifico. Riflettiamo: in cucina abbiamo un set di coltelli diversi da utilizzare per i diversi tagli, acquistiamo scarpe e borse per ogni occasione, mazze da golf adatte alle condizioni ambientali del green. Perché ci accontentiamo del cosiddetto “calice universale”?
Non a caso il progetto aziendale si chiama Grape Varietal Specific: a ciascun vino il proprio calice, che ne esalti le specificità. Ogni calice è nato della collaborazione tra la famiglia Riedel, amanti del buon bere, produttori e sommelier. Insieme hanno creato, non un semplice bicchiere, ma lo strumento in grado di comunicare e trasmettere le sensazioni che ogni vino può regalare.
Sembra incredibile? Vediamo cosa è emerso.
Un semplice “allenamento” con l’acqua fresca ha consentito di sperimentare come l’apertura del bevante veicoli il liquido verso una zona ristretta o lo distribuisca in tutto il cavo orale.
E il vino? A nostra disposizione 4 calici per 4 vini: Sauvignon Blanc, Chardonnay con passaggio in legno, Pinot Nero, Cabernet.
Il varietale fresco e fruttato del Sauvignon, valorizzato dalla forma slanciata, risulta poco persistente e vagamente amaro nei calici con apertura ampia.
Il complesso bouquet e la struttura dello Chardonnay risultano in equilibrio e armoniosamente persistenti nel calice appropriato. Un calice inadeguato evidenzia la predominanza di un carattere su tutti, con effetto decisamente poco armonico.
Analoga l’esperienza con Pinot Nero: i delicati profumi di piccoli frutti rossi, la nota di violetta, l’accenno di tostatura impressa dal legno sono esaltati dal calice ampio e alto.
Il Cabernet riserva, infine, esprime tutta la sua forza di frutta e fiori, di china e rabarbaro nel calice alto e poco svasato - quello che più assomiglia ad un “universale” – ..Franz Riedel mi perdoni!
Sembra incredibile, eppure è così!
Un plauso anche all’abilità organizzativa del nostro delegato Rossano Moretto. Ha coordinato con precisione l’allestimento di una sala affollata e l’accurato assetto delle postazioni di assaggio.
I vini degustati:
Sauvignon Blanc 2023 – Palliser Estate New Zealand
Chardonnay Sicilia DOC 2022 – Planeta
Pinot Noir Alto Adige DOC 2022 – Cantina Girlan
Cabernet Riserva Alto Adige DOC 2018 – Tenuta Hans Rottensteiner