Wine Experience
Dalla redazione
venerdì 22 febbraio 2019

Visita alla cantina storica di Luigi Gregoletto

Antonella Pianca


Splendida, non solo per la tiepida e soleggiata giornata di Febbraio, la visita alle Cantine Gregoletto di Premaor di Miane. L’azienda è tutt’ora guidata da Luigi Gregoletto, memoria storica del “Vino Col Fondo” che caratterizza una vinificazione di tradizione di questo territorio. Luigi Gregoletto è aiutato dai figli Giovanni, Giuseppe e Antonella, che ci ha accompagnato nella nostra visita con competenza ma anche con verve e simpatia, arricchendo il racconto della sua azienda con aneddoti e ricordi personali.

L’azienda si trova a Premaor, a poca distanza dalla Abbazia Cistercense di Follina, con la quale esisteva già nel 1600 un contratto di mezzadria tra un antenato dei Gregoletto e l’Abbazia stessa, come risulta da alcuni documenti che testimoniano la secolare attività della famiglia. I Gregoletto, fino ad alcuni decenni or sono, erano una famiglia di mezzadri; è stato Luigi Gregoletto ad interrompere questa tradizione con l’acquisto negli anni dei vari appezzamenti che hanno portato all'attuale dimensione aziendale. Oggi le vigne dell’azienda si trovano a Premaor, Rua di Feletto e Refrontolo, per un totale di 18 ettari.

Antonella, che ha seguito gli studi presso la celebre Scuola Enologica di Conegliano, è la portavoce di un'azienda vinicola rispettosa di territorio ed ambiente, un amore per la terra verso la quale porta il dovuto rispetto. Tutte le lavorazioni, ed in particolare la vendemmia, sono fatte manualmente; non si usano dissecanti e diserbanti e gli interventi sono ridotti al minimo per ottenere, come ci dice, “una produzione equilibrata”.

Lasciarsi accompagnare da Antonella nelle vecchie vigne storiche del Col Zanin, che dall’abitato di Premaor salgono verso la sommità del colle, ammirare un paesaggio che - anche se consueto - ti sorprende ogni volta con nuovi scorci e scoperte, ammirare la storica dimora - oggetto di un accurato restauro - censita come Villa Veneta e risalente al 1600, l’antica meridiana, i gelsi che sembrano un monumento e l’albero di pero centenario che ha visto crescere intere generazioni, le vigne vecchie di varietà verdiso (censite e numerate), alcune delle quali anche pre-fillossera, è stato un vero privilegio.

La giornata si è conclusa nella bella sala di degustazione della casa padronale con una degustazione dei vini di produzione che di seguito sono brevemente descritti. 

1. VERDISO Colli Trevigiani I.G.T. 2017 - 11,5% vol.

I profumi sono tenui e ben caratterizzati da espressioni vegetali e floreali. Acidità e sapidità creano una buona armonia e rendono il sorso piacevole. Chiare note retro olfattive di fiore di sambuco.
L’annata 2017 ha prodotto uva sana, la vendemmia manuale è avvenuta verso il 20 settembre. Antonella Gregoletto ci racconta come questo vino sia l’espressione dell’annata.
Il verdiso è un vitigno autoctono della Pedemontana Trevigiana. È una pianta che predilige esposizioni soleggiate e con buona ventilazione, che dà un’uva particolarmente apprezzata per le caratteristiche di acidità e sapidità. Ottimo come aperitivo ma anche in abbinamento a primi piatti di pesce.

2. VERDISO Colli Trevigiani  I.G.T. Sui Lieviti 2017 - 11, 5% vol.

All’olfatto offre profumi di erbette aromatiche ed agrumi, spicca il fiore di acacia. Acidità e sapidità creano un connubio di tonicità. È un vino vibrante che ha tratto vantaggio dall’affinamento sui propri lieviti.
Vendemmia manuale. Le uve nascono da una vigna con resa molto bassa.
Affinamento e sosta sulle fecce nobili in acciaio per tre mesi. Chiusura della bottiglia con il tappo a corona.
Abbinamento con risotto alle erbe primaverili, asparago bianco di Cimadolmo, ma anche con gli insaccati del Veneto.

3. PROSECCO D.O.C. Frizzante Sui Lieviti 2017 - 11,5% vol.

Vivaci riflessi verdolini, profuma di lieviti (crosta di pane), sentori fruttati che ci ricordano la mela e la pera e i fiori bianchi. Sorso di estrema piacevolezza per la presenza della carbonica. La nota retro olfattiva leggermente ammandorlata, con lievi sentori minerali, arrotonda e conferisce buona persistenza.
Vendemmia manuale. Affinamento e sosta sulla feccia nobile in acciaio per tre mesi.

4. LE ROSÉ Sui Lieviti - Vino Frizzante Rosato 2017 - 11,5% vol.

Sorprende la brillantezza del colore rosa con sfumature quasi ramate di buccia di cipolla. Bollicina sottile e morbida. La complessità olfattiva denota sentori di fiori appassiti, di piccola frutta rossa, fragola, lampone, erba salvia.
Le uve utilizzate sono chardonnay per il 90% ed il marzemino proveniente da vecchie vigne, posto in appassimento, per il 10%. Le uve vengono sottoposte a macerazione. Il marzemino fa da starter per la fermentazione. Si esprime al gusto in modo accattivante.

5. CONEGLIANO VALDOBBIADENE D.O.C.G. Prosecco Superiore BRUT - 12% vol.

Perlage fine e persistente che all’assaggio si esprime con morbidezza e cremosità. Denota una buona complessità olfattiva con delicati accenni di frutta a polpa bianca, agrumi e fiori bianchi.
In bocca si esprime con piacevoli note fresche, taglienti, dirette. Di buon equilibrio e persistenza con un finale sapido che ricorda il frutto della mandorla.
Uve di collina medio-alta, vendemmia manuale in cassette da 20 kg.

6. CONEGLIANO VALDOBBIADENE D.O.C.G. Prosecco Superiore EXTRA DRY 2017 - 12% vol.

Vivacissimo color giallo paglierino con perlage fine. Propone all’olfatto un ventaglio di sensazioni di fiori di acacia, zucchero a velo, profumi di frutta, mela, pera, agrumi. Al sorso spiccano ampiezza del frutto, freschezza e sapidità esaltata dalle bollicine. L’uva glera utilizzata proviene dalle colline di Refrontolo e San Pietro di Feletto dove la maturazione è più lunga, con un buon sviluppo di aromi varietali e buona acidità. Vendemmia manuale.
La versione Extra Dry è la versione più tradizionale. Piacevole vino da aperitivo o in abbinamento a piatti di carne bianca, formaggi freschi.

7. COLLI DI CONEGLIANO BIANCO “ALBIO” D.O.C.G. 2017 - 13% vol.

Spiccano intriganti note vegetali, la frutta gialla che ricorda la susina, l’uva spina, i fiori di campo. È un vino morbido ma ben bilanciato da freschezza e sapidità. Fine ed elegante.
Il Colli di Conegliano Bianco è ottenuto da uve incrocio Manzoni, pinot bianco e chardonnay. La vendemmia è manuale. La percentuale dipende dall’annata; possono concorrere anche uve provenienti da vitigni di sauvignon e riesling renano.
Può essere abbinato a carni bianche e alla cucina di pesce di tradizione come il baccalà e il brodetto di pesce alla gradese.

8. COLLI DI CONEGLIANO ROSSO D.O.C.G. 2011 - 13% vol.

Rosso rubino con una bella vivacità e dai riflessi granati. Note olfattive evolute che riconducono alla frutta rossa ben matura, alle spezie.
Presenta una buona armonia, il tannino è ben integrato. Spiccano le note di chiusura di pepe bianco. Di buona intensità e persistenza. Le uve hanno creato un lavoro di squadra.
Le uve merlot (50%), marzemino (10%) e cabernet sauvignon e franc (40%) provengono dalle colline di San Pietro di Feletto. Vinificato con una lunga macerazione con permanenza in botti grandi e piccole per 6 mesi. Affinamento in bottiglia. Vino che è espressione del territorio, perfetto in abbinamento con formaggi stagionati e sublime con lo spiedo di carni miste.

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