Marco Aldegheri
Il 2020 in casa AIS vedrà alcuni aggiornamenti importanti sul fronte della formazione, in particolare la tecnica di degustazione e le schede usate dagli allievi in tutta Italia.
Abbiamo discusso dell’argomento con Roberto Bellini, Vicepresidente di AIS e Responsabile nazionale dell’Area Formazione, con una lunga attività nell’ambito della didattica e numerose esperienze internazionali.
L’AIS è all’avanguardia in fatto di didattica e formazione, e questo è riconosciuto anche e soprattutto all’estero, dove storicamente è capace di fondere la degustazione del vino a quella del cibo, confluendo in un principio di abbinamento vincente. All’estero apprezzano la nostra formula formativa per gli insegnanti, che indirizza a un’abilitazione programmata che non ha uguali nelle altre associazioni.
Non è intenzione dell’AIS di rivoluzionare la didattica, perché non ne ha bisogno: piuttosto necessita di un adeguamento a un diverso e più attuale modo di comunicarla per anticipare i tempi, non perché siamo rimasti indietro. È nostro compito farlo perché abbiamo le professionalità, le competenze, le riscorse umane e molte idee condivise da tutto il Consiglio Nazionale.
Non cambierà la metodologia nella degustazione: saranno rinnovati alcuni termini descrittivi, togliendo quelli che non erano più utilizzati, scandendo con più precisione e semplicità i passaggi dell’indagine degustativa.
Per esempio, nell’esame visivo cambieranno i descrittori del colore, ed è il frutto di un adeguamento alla tecnica enologica e alle nuove filosofie produttive che oggi prestano più attenzione all’integrità e alla diversificazione dei colori dei vini.
Si pensi ai vini rosati: avevano a disposizione solo tre tonalità cromatiche. Poi la crescita di questa tipologia ha evidenziato vini con colorazioni molto varie a cui spesso non riuscivamo a dare un riferimento descrittivo preciso. In futuro i termini saranno cinque, e tutti rinnovati. Ci saranno novità anche nella nuova sezione, che riguarda la degustazione dei vini spumanti.
L’intento del Consiglio Nazionale AIS, con l’aiuto dell’Area Didattica, è di accompagnare il Degustatore Ufficiale durante la sua formazione con una didattica condivisa in tutta Italia e non lasciata all’autoistruzione del singolo che, seppur valida, inevitabilmente non è uniforme. Sarà un percorso con molti esercizi di degustazione rivolti a moltissime tipologie di vino: saranno i futuri degustatori a svolgerli, accompagnati dai propri tutor. Le aspettative sono ambiziose, l’obiettivo è professionalizzare il Degustare, ampliando le competenze dell’indagine a moltissime categorie di vini, migliorando e ampliando il linguaggio descrittivo, sia orale che scritto. Servono degustatori che a fine lezione siano capaci di raccontare il vino anche tra le righe della nostra terminologia.
Il Master Degustatori Ufficiale sarà davvero l’occasione per sviluppare in profondità la conoscenza del vino, soffermandoci su quelle particolari categorie di vino un po’ trascurate fino ad ora. Saranno trattate tematiche come legno e vino, vini rosati, vini dolci, e stiamo pensando anche ad una trattazione specifica per i vini biologici e biodinamici. L’approfondimento sugli orange wine fa già parte di questo percorso: sono previste venticinque lezioni, ogni Master sarà programmato regionalmente in modo da agevolare al meglio la frequenza. Con AIS Veneto è già stata ipotizzata una partenza alla fine del 2020.
Alcuni cambiamenti interessanti attendono i nostri corsisti: un passo in avanti nella descrizione, con l’obiettivo di essere sempre al passo con i tempi. Ma non solo: diverse novità che andranno oltre le classiche categorie di vino, per formare i futuri sommelier a 360°.