Wine Experience
Dalla redazione
martedì 24 settembre 2019

Perlage

Bollicine defaticanti

Wladimiro Gobbo


La bollicina veneta rappresenta uno stile, quasi una filosofia di vita, che si è imposta a livello mondiale con numeri fino a qualche anno fa inimmaginabili. Piacevole, leggera e concreta, in grado di appagare tutti i palati con camaleontica capacità di adeguarsi alle più disparate preparazione culinarie della tradizione e della cucina moderna. Da quando, dopo il 2000, ha saputo destagionalizzarsi e via via farsi apprezzare non solo in occasione delle feste, è diventata quasi insostituibile, una garanzia di successo per chi la offre da sola o in abbinamento. Figlia di quel metodo che in Veneto, alla scuola Enologica di Conegliano, ha trovato i visionari inventori dello spumante rifermentato in grossi recipienti. Lavorazione che permette di esaltare i profumi propri del frutto con un ciclo produttivo dai tempi relativamente brevi e, soprattutto, economico rispetto a quello che prevede la rifermentazione in bottiglia.


Un numero di bottiglie prodotte annualmente che, comprendendo DOCG e DOC, arriva a circa 700 milioni, ma considerando anche le denominazioni generiche si supera il miliardo di bottiglie immesse nel mercato nazionale e soprattutto estero. Facile immaginarne il valore economico diretto e quello dell’indotto. Bollicine quindi che da Cenerentola sono diventate principessa, capaci di aprire porte a mercati nuovi e a far da traino per le altre tipologie di vino. È presente infatti nella carta dei vini di tutte le aziende. 
Senza dubbio il merito va al Prosecco Superiore del Conegliano Valdobbiadene, ma l’estro dei produttori e le competenze del territorio hanno saputo crearne di diverse tipologie, tutte con la propria identità espressiva: dalla Lessinia con la durella, ai colli Euganei con il serprino e il moscato fino ad arrivare al Garda dove vitigni internazionali e autoctoni offrono anche versioni rosé. A tiratura decisamente più limitata quelle con il metodo classico o semplicemente rifermentato in bottiglia, col fondo, che esprimono comunque capacità produttive di alto livello nonché una tradizione da sempre legata al Perlage.


Bollicina di benvenuto, apripista, a tutto pasto e infine defaticante, versatilità e piacevolezza quindi, a prescindere dalle mode e dalle tendenze del momento, bensì compagna insostituibile della convivialità tipica veneta, italiana e mondiale. È proprio l’estero, così affascinato dall’Italian style, a costituire un importante terreno di conquista con i suoi spazi e le sue opportunità, anche se con abitudini culinarie diverse e dalle insolite caratteristiche: sapidità importanti, speziature inusuali, fritti di ogni sorte, nessuno comunque capace di contrastare la piacevolezza della bollicina "Made in Veneto".

Non ci resta altro quindi che fare un grande brindisi a Perlage e al salone che lo ospita, sabato 23 novembre, in Camera di Commercio, a Verona.

Eventi da non perdere
Congresso Nazionale AIS 2019
Congresso Nazionale AIS 2019
Per mano, per vino
articoli correlati
Barricaia Brut
giovedì 12 giugno
L’emozionante verticale storica del vino simbolo di Villa Rinaldi. Un racconto in sei calici
Andare sulla Lvnae è un viaggio emozionante
martedì 10 giugno
Australia: un “nuovo mondo”?
sabato 7 giugno
Viaggio agli antipodi del pianeta, nel continente dalle mille identità (e tradizioni
Ubriacatura di poesia
venerdì 16 maggio
Amore e Poesia...poetar d'amore