Redazione
Per chi sa leggere e apprezzare un territorio attraverso le sue vigne, agosto può essere un momento perfetto per muoversi, esplorare e degustare. Non serve andare lontano: abbiamo già visto come il Veneto enologico offra destinazioni adatte a chi ama il mare, il lago, la montagna o le città d’arte.
Continuando a seguire il richiamo “va’ dove ti porta il vino”, oggi esploriamo le Strade del Vino della nostra regione, sette autentiche esperienze di immersione tra vitigni autoctoni, colline mozzafiato e borghi che profumano di storia. Che sia per un weekend o per l’intero agosto, il Veneto del vino è pronto ad accogliere. Calice in una mano e mappa nell’altra: si parte!
Ci troviamo nella zona che può fregiarsi di aver dato i natali ai primi vini italiani in stile bordolese. Le colline vulcaniche, morbide e solitarie, ospitano una viticoltura ricca e sorprendente. Qui si produce il Fior d’Arancio DOCG, in tre versioni capace di coniugare aromaticità e mineralità come pochi: secco, spumante e passito. Non mancano il frizzante Serprino, il delicato Pinello, né rossi come Merlot, Cabernet, Colli Euganei Rosso DOC.
Con i Colli Euganei ci immergiamo in un paesaggio antico, plasmato dal fuoco e dal tempo. Il percorso ideale si snoda tra Este, Arquà Petrarca, Teolo e Vo’ Euganeo, in un alternarsi continuo di vigneti e panorami. La strada si può percorrere in auto, ma a piedi, in bicicletta o in barca è ancora meglio.
Per approfondire: stradadelvinocollieuganei.it/
Per chi cerca un rosso che profuma di casa e di storia, il consiglio è di salire verso i Colli Berici, a sud di Vicenza. Il protagonista in queste colline calcaree è il Tai Rosso, autoctono elegante, dal sorso gentile e dal profumo di ciliegia e spezie leggere. I vini Garganega, Cabernet, Merlot e persino il Pinot Nero completano un panorama enologico tutto da scoprire.
L’itinerario può partire da Lonigo, passare per Barbarano Vicentino, Mossano, Villaga e concludersi a Brendola. È un percorso che si insinua tra vigneti, uliveti e antiche pievi: silenzioso, autentico, profondamente veneto.
Per approfondire: visitterredelgua.it/enogastronomia/strada-dei-vini-dei-colli-berici/
Salendo verso il Trevigiano, il paesaggio cambia: boschi fitti, strade che si arrampicano, scorci che si aprono su borghi e ville. Siamo tra il Montello e i Colli Asolani, patria fra gli altri di un Prosecco DOCG Asolo Superiore che sa distinguersi per freschezza, mineralità e profumi fragranti. Oltre alle uve glera, qui troviamo anche verdiso, bianchetta trevigiana e perera, che aggiungono colore alla tavolozza aromatica del territorio.
Il percorso consigliato inizia da Montebelluna, tocca Nervesa della Battaglia, Crocetta del Montello e si conclude ad Asolo, piccolo gioiello di storia e charme. Da non perdere l’Abbazia di Sant’Eustachio e un calice in terrazza al tramonto.
Per approfondire: stradavinoasolomontello.it/
Questo è il regno del Prosecco Superiore DOCG: non serve aggiungere molto per capire che si tratta di un percorso imperdibile. Le colline tra Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute Patrimonio UNESCO, offrono non solo vini di altissima qualità apprezzati a livello internazionale, ma un paesaggio mozzafiato con colline da cartolina.
Da San Pietro di Feletto a Refrontolo, da Follina a Cison di Valmarino, ogni borgo custodisce una cantina, una trattoria, una storia da ascoltare. A Cartizze nasce l’etichetta simbolo dell’eleganza suprema di queste bollicine.
Per approfondire: coneglianovaldobbiadene.it/
A est di Verona, il castello di Soave veglia su uno dei distretti più affascinanti del vino bianco italiano. Il Soave DOC, e la sua versione Superiore DOCG, nascono dal garganega, vitigno versatile e longevo che qui si esprime con finezza, note floreali e una sapidità che racconta i suoli vulcanici dei Monti Lessini.
L’itinerario si muove tra Soave, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Roncà e Monteforte d’Alpone. Un viaggio tra vigneti ordinati, enoteche accoglienti e piccole trattorie dove i vini trovano abbinamenti perfetti. Da non dimenticare il dolce e sontuoso Recioto di Soave DOCG, perfetto con la pasticceria locale.
Per approfondire: stradadelvinosoave.com/
Valpolicella è un nome che evoca subito grandi rossi. È però anche un territorio da esplorare con attenzione, perché cambia volto da vallata a vallata. Il viaggio parte dai più immediati Valpolicella Classico, giovani e fruttati, passa per i più corposi Ripasso, e culmina nell’Amarone DOCG, potente e meditativo. Non manca il Recioto, dolce e vellutato, da dessert o da riflessione.
La strada attraversa la Valpolicella Classica: da Negrar a Fumane, da San Pietro in Cariano a Marano, con deviazioni possibili verso la Val d’Illasi. Ogni vallata offre panorami diversi, cantine prestigiose e, perché no, anche qualche spa per concludere la giornata in relax.
Per approfondire: stradadelvinovalpolicella.it/
Per chi ama le bollicine ma cerca qualcosa di diverso dal solito, la risposta è il Durello. Nasce tra i Monti Lessini, a cavallo tra le province di Verona e Vicenza, da un’uva tenace e acida chiamata durella. Ne esce uno spumante - soprattutto metodo classico - dalla grande personalità: agrumato, minerale, teso.
Si parte da Monteforte d’Alpone, si sale verso Roncà, Bolca (famosa per i fossili marini) e si arriva fino a Vestenanova e Selva di Progno, tra altipiani verdi e vigneti d’altura. È l’itinerario perfetto per chi ama scoprire perle nascoste, lontano dalle rotte turistiche più battute.
Per approfondire: https://www.stradadelvinodurello.com/