Vita associativa
Dalla redazione
lunedì 7 luglio 2025

I primi 60 anni di AIS: un’eredità da onorare e proseguire

Redazione


di Gianpaolo Breda

 

Il 7 luglio 1965 nasceva ufficialmente l’Associazione Italiana Sommelier. Sessant’anni dopo, quella data non rappresenta esclusivamente un anniversario importante, ma uno spunto di riflessione sul cammino percorso e, soprattutto, su quello che ci attende.


In sei decenni, AIS ha compiuto passi significativi: dalla fondazione a Milano per iniziativa di un piccolo gruppo di visionari, all’ottenimento del riconoscimento giuridico nel 1973, fino alla recente iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, che ha rafforzato la nostra identità pubblica e il nostro ruolo culturale. Una storia fatta di dedizione, di crescita continua, di passione condivisa. Una storia fatta di persone e simboleggiata, ancora oggi, da un emblema di servizio, eleganza e competenza: il tastevin.


Credo che questo anniversario non abbia valore solo per chi, come noi, vive AIS dall’interno, bensì anche per tutto il mondo del vino italiano. In questi sessant’anni, AIS ha contribuito a diffondere una cultura del vino basata sul rispetto, sulla conoscenza e sulla narrazione di un prodotto che è simbolo del nostro Paese nella sua sfaccettata ricchezza. Abbiamo formato generazioni di sommelier, sì, ma anche educato il gusto di milioni di appassionati, contribuendo alla valorizzazione delle eccellenze territoriali e del patrimonio enogastronomico italiano. Perché parlare di vino, per noi, significa inevitabilmente parlare anche di cibo, di abbinamenti, di equilibrio sensoriale e culturale: un accostamento imprescindibile che accompagna i nostri corsi, i nostri eventi e tutta la nostra comunicazione.


Se oggi il vino italiano è così conosciuto e apprezzato, è anche grazie al tenace lavoro dell’Associazione Italiana Sommelier. Un lavoro che continua a rinnovarsi, anche attraverso le nuove generazioni. Proprio in questi giorni, abbiamo rilevato con grande soddisfazione che, per il primo semestre 2025, oltre il 40% degli iscritti ai corsi AIS Veneto è under 35: un dato che ci dà fiducia e ci conferma che molti giovani vedono nel mondo del vino una concreta opportunità di crescita e di carriera. Un segnale positivo, soprattutto in una regione come la nostra, dove il vino è parte dell’identità e dell’economia.


Per festeggiare questo importante compleanno, le sezioni territoriali di AIS si stanno attivando in tutta Italia con eventi, incontri e iniziative che proseguiranno fino alla fine dell’anno. Anche AIS Veneto parteciperà con entusiasmo e senso di appartenenza: stiamo infatti lavorando a un particolare evento celebrativo, che si terrà il 12 ottobre a Treviso, nel contesto di Bolle Inconfondibili. Sarà un momento speciale, carico di significato e aperto sia ai nostri soci che a chi avrà piacere di condividerlo con noi. Non voglio già qui svelare ulteriori anticipazioni - i dettagli arriveranno a breve - se non che sarà un appuntamento da non perdere.


Sessant’anni sono un traguardo importante, ma non un punto d’arrivo. Sono piuttosto una soglia simbolica che ci invita a rinnovare l’impegno per il futuro. Celebriamo allora questa storia con gratitudine, ma anche con coraggio: la cultura del vino è un bene prezioso, che chiede di essere custodito, raccontato e proiettato in avanti. Con la stessa passione di sempre, con lo stesso spirito associativo che ci unisce, continuiamo a camminare insieme.

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