Redazione
Anche se ti consideri un esperto, speriamo di poterti offrire qualche chicca da aggiungere agli aneddoti che di solito snoccioli ai tuoi amici. Insomma, un motivo in più per dare una scorsa a questa breve lista. E se non sei un esperto, al prossimo appuntamento potrai vantare interessanti conoscenze in ambito enologico. Per fare colpo, questo e altro. Buona lettura!
1) Al gelato non puoi abbinare alcun vino. Ebbene sì, non è contemplato che due delle cose più buone al mondo possano essere consumate assieme. Poco male, berremo il vino durante il pasto e solo dopo gusteremo un buon gelato. Un altro errore, molto ricorrente in questo periodo, è l’abbinamento tra Prosecco e panettone. Insomma, questa combinazione di sapori non s’ha da fare. Meglio abbinare questo dolce tradizionale ad un Moscato d’Asti.
2) Il vitigno più diffuso in Italia è il Sangiovese.
3) L'errore più che inflazionato: lavare il calice con il brillantante, che equivale ad ungerlo. Così facendo, infatti, si altera il sapore, l’aroma e il profumo del vino bevuto successivamente. Senza contare che si rischia di inibire l’effervescenza degli spumanti.
4) Vi sarà certamente capitato di assaggiare un vino e di scoprire un gusto identico alla banana, alla pesca, all’ananas, e così via. Questo è dovuto ai polifenoli del vino: sostanze naturali che contribuiscono al colore del vino e ad alcune sensazioni gustative. Insomma, se berremo un vino che ci ricorda il sapore della pesca, sarà dovuto al fatto che il vino in questione contiene gli stessi polifenoli del frutto.
5) Lo sapevate che esistono anche vini prodotti in Cina? Da qualche anno si stanno facendo sentire a livello internazionale, puntando a piazzarsi nelle classifiche che includono i vini più pregiati al mondo.
6) Qualcuno di voi lo saprà, qualcun altro no: c’è differenza tra le uve da vinificare e le uve da mangiare. Quale? La si trova nelle diverse caratteristiche del gusto, nell’acidità e nella gradazione dello zucchero. Quella da mangiare, una volta raccolta, è dolce e ricca di zuccheri naturali, la polpa è molto compatta e la buccia sottile. D’altro canto, quella da vinificare avrà una acidità più elevata, una polpa succosa ma meno soda.
7) Il Fragolino non è un vino, e lo dichiariamo a gran voce. Lo si ottiene da uva americana e lo si può produrre solo ad uso personale: la sua commercializzazione, in Europa, è proibita. Il motivo sta nel fatto che il Fragolino che trovate in commercio del vino non ha nulla: si tratta di semplici mosti, di per sé insipidi, aromatizzati con sciroppi e altre sostanze al gusto di fragola.
8) Il Paese dove si consuma più vino? Quello più improbabile: il Vaticano.
9) L'Italia è il quinto mercato mondiale per importazione di Champagne con un fatturato di 152 milioni di euro (franco cantina, tasse escluse). I maggiori consumatori di Champagne e Prosecco al mondo però non siamo noi o i Francesi: sono invece UK e, sempre di più, USA.
10) Alla fine dell’Ottocento i vigneti d’Europa vennero colpiti dalla fillossera, un insetto che attacca l’apparato radicale della vite. Distrusse l’85% del patrimonio viticolo europeo. Solo nei primi del Novecento, con l’innesto delle viti europee su apparati radicali di origine americana resistenti alla fillossera, è stato possibile riportare alla luce il vigneto del vecchio continente. Purtroppo, però, molti vitigni non sono più stati recuperati.