Wine Experience
Dalla redazione
venerdì 2 luglio 2021

Giustino B.: il Prosecco adulto


Eddy Furlan

 

Pensare ad una degustazione “verticale” di vini, molto in voga negli ultimi anni, trova un po’ di difficoltà se applicata al mondo del Prosecco. L’opinione comune dei normali consumatori è sempre stata, infatti, quella che la preziosa bollicina delle nostre colline Unesco sia collegata ad uno stato evolutivo giovane.

Noi sommelier AIS, in controtendenza e con grande sostegno da parte di taluni produttori, ci siamo più volte impegnati, con eccellenti risultati in questa piacevole e non consueta esperienza.

Non appena l’emergenza sanitaria ce lo ha consentito, su invito da parte di Paolo Bisol, figlio di Giustino, e oggi più che mai punto di riferimento dell’azienda Ruggeri spumanti di Valdobbiadene, e di Monica Gallonetto, export manager dell’azienda, ci siamo riuniti per una degustazione di tre annate di Giustino B., fiore all'occhiello dell'azienda, al fine di ripercorrere con l'autore i 25 anni della sua gloriosa storia, e riconfermare ancora una volta che il Prosecco DOCG non ha alcun timore di diventare “adulto”.

 Il Giustino B. vuole ricordare con il suo nome il fondatore della prestigiosa azienda di Valdobbiadene, che diede inizio nel 1950 alla celeberrima azienda spumantistica Ruggeri: è una tipologia Extra Dry che deriva dai migliori, selezionati e più “vissuti” filari (50-100 anni di età) di oltre 70 produttori/conferitori. Le uve, provenienti da vigneti dislocati nelle migliori “rive” delle frazioni di Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Saccol, sono pressate sofficemente a membrana. Terminata la prima, lenta fermentazione alcolica, il vino ottenuto rimane per lungo tempo a riposare sui propri fermenti. Da metà marzo a luglio il vino viene messo a rifermentare in autoclave, con seguente sosta per qualche settimana sui propri lieviti, i quali cedono al vino importanti sostanze tra cui amminoacidi e mannoproteine, che andranno a contribuire all’elegante morbidezza finale del prodotto, nonché alla sottile cremosità del perlage.

Le tre annate si sono succedute ostentando una scala cromatica ben differenziata, anche se unite da un comune denominatore: il perlage costantemente fine, numeroso e persistente.

Giustino B. 2014  Si presenta con veste di color giallo paglierino e riflessi dorati e lucenti. Oltre ai profumi varietali ancora ben presenti, tra cui la mela matura e la pera abate, il vino esprime da subito anche sentori di pesca bianca matura e di uva gialla macerata, aprendosi poi a sentori floreali di rosa bianca e gelsomino, con sfumature erbacee di salvia, mentuccia e tè verde. In un terzo momento si percepiscono sentori che ricordano la fruttuosità di un fine distillato d’uva. Al primo sorso è fresco, su fondo vellutato; impeccabile l’equilibrio e lunga la persistenza gusto-olfattiva, che trattiene note sapide e fruttate. Da abbinare con tartare di salmone selvaggio e agrumi, risotto con asparagi e gamberi di laguna, “canoce” saltate al Prosecco.

Giustino B. 2015 La tonalità è un paglierino molto luminoso e decisamente brillante; le percezioni olfattive si sviluppano in progressione: dapprima frutta gialla matura: pesca, pera e prugna, poi l’apertura a un floreale di acacia, con sottili note di timo fresco e tralcio verde ancora erbaceo; a seguire caramelle agli agrumi e lievi fragranze di lievito. Fin dal primo sorso rivela un equilibrio perfetto tra una spiccata morbidezza, una piacevole freschezza e sapidità, che si appoggiano su una struttura solida. Il finale di bocca è piacevolmente sapido, lungo e insiste su un grande ventaglio di note di frutta gialla matura. Si abbina felicemente con cruditè di crostacei, con prosciutto di San Daniele e melone.

Giustino B. 2019 Il tono è un paglierino lucente, con ancora evidenti riflessi verdolini. Al naso rivela subito abbondanti ed intense percezioni di frutta bianca e gialla, tra cui la pera Williams, mela golden, la pesca a polpa gialla, agrumi, uva spina e cedro. E’ molto floreale: acacia, biancospino, gelsomino e camomilla in fiore. Il primo sorso è accattivante, ricco di esuberante freschezza e di carezzevole morbidezza. Al palato è lungo e sapido; si apre con percezione netta delle stesse note colte all’olfatto; sfuma in un finale progressivo, trattenuto da elegante corpo e sapidità. Ottimo come aperitivo accompagnato a cocktail di gamberi al vapore, oppure con sfogliatine di casatella trevigiana e zucchine in fiore.                                                                                                                     

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